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sabato 18 febbraio 2017

Le quattro vie iniziatiche

"Tramite noi, la Sposa ti ha offerto la possibilità di scegliere tra quattro strade, e tutte e quattro, se non deciderai di arrenderti lungo la strada, ti  porteranno parimenti alla corte reale."
- Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz
Come nel romanzo iniziatico  "Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz", quattro sono le vie degli iniziati.

Esse si dividono i  due categorie:

A. Le vie umide (o lunari), mistiche. Sono vie "femminili" in cui l'apertura della propria coscienza viene ottenuta con una lenta maturazione. Come l'acqua che scava la roccia sono lente ma non meno rischiose. L'unico rischio è confondere il "rito" con lo scopo e dimenticare la meta.
a1. La prima via lunare si percorre da soli è pianeggiante ma occorre non distogliere mai l'attenzione dallo scopo per non perdersi nei sentieri del bosco.
a2. La seconda via umida o lunare si percorre in gruppo. E' divertente tra splendidi paesaggi, ma si corre il rischio di concentrarsi sulla compagnia anziché sulla meta.

B. Le vie secche (o solari), sono brevi ma rischiose. Sono le vie dell'eroe e del guerriero che le percorrono solitari. Sono vie  maschili e violente in cui l'iniziato è arso dal fuoco e dal sole. Sono come fuoco, come "acque corrosive" che rompono il guscio dell'anima. Mentre nelle vie lunari il rischio è perdere il sentiero, qui invece il rischio è perdere la consapevolezza. Non è possibile sapere come il proprio Io reagirà alla improvviso svelarsi fuori dal guscio.
b1. L'eroe si affida alla sua forza interiore.
b2. il guerriero si pare la strada con le sue "armi"

G.D.

lunedì 16 gennaio 2017

Il mito di Tiresia: chi gode di più?

Il più diffuso mito di Tiresia narra che, passeggiando sul monte Cillene, vide due serpenti che copulavano, ne uccise la femmina perché quella scena lo infastidì. In quello stesso momento Tiresia fu tramutato da uomo a donna e visse in questa condizione per sette anni autunni provando tutti i piaceri che una donna potesse provare. Passato questo periodo venne a trovarsi di fronte alla stessa scena di due serpenti che facevano sesso, ma questa volta uccise il serpente maschio e nello stesso istante ritornò uomo.

Ovidio nel III libro delle Metaformosi racconta che un giorno Zeus ed Era, brilli, si trovarono divisi da una controversia: chi prova più piacere, l'uomo o la donna? . Zeus sosteneva che fosse la donna mentre Era sosteneva che fosse l'uomo.
Decisero allora di chiamare in causa Tiresia, considerato l'unico in grado di risolvere la disputa essendo stato sia uomo sia donna.
Interpellato dagli dei, Tiresia rispose che il piacere si compone di dieci parti: l'uomo ne prova solo una mentre la donna nove, quindi una donna prova un piacere nove volte più grande di quello di un uomo.
La dea Era, infuriata perché Tiresia aveva svelato un tale segreto, lo accecò.
Zeus però, pur non potendo annullare il maleficio di Era (gli dei greci, infatti, non possono cancellare ciò che hanno fatto o deciso altri dei),  per riparare il danno subito gli diede la facoltà di prevedere il futuro e il dono di vivere per sette generazioni.