Perché cerco la complicità e non l'amore (non quello Disney)
C'è chi direbbe: - "Perchè
sei un vecchio maiale e ti piace andare a letto con chi ti pare!".
Lo sarò pure... ma chi mi conosce sa che il sesso per me
serve a conoscere, lo "zum zum"- sarà perche ne ho fatto tanto e non
mi è mai mancato - da solo è noia (noia... noia... noia, direbbe il Califfo).
Il sesso è uno strumento per "conoscere" solo allora assume senso.
-"Ma allora cerchi l'amore!".
No nemmeno quello. L'amore (Disney) ho imparato che non
esiste... e quando esiste è per periodi di tempo comunque limitati.
Ma il tipo di "amore" che si intende nella nostra
cultura, ahimè, oltre a diventare presto "anti-erotico" (anteros dei
tre Erotes)
non lascia spazio ad una vera conoscenza della partner.
- "Perchè?"
- "Non sarà che
hai paura di amare?"
Ho amato diverse volte e non ne ho paura. Non catapulto via
le ragazze dal mio letto prima dell'alba come Barney di How I met your mother!
Anzi, se se ne va presto, se non si sveglia con me, mi lascia un senso di vuoto. Sono per il
"Giocala" direbbe Vasco... o come in un mio tatuaggio "Memento
Audere Semper" (ricordati di osare sempre) di D'annunzio. I sentimenti vanno vissuti sempre e comunque!
Il punto è il concetto di AMORE. L'amore classico (Disney) è
totalizzante ed annullante.
La personalità di uno si fonde in quella dell'altra.
Nessuno dei due innamorati è più "se stesso". Quando non diventa
addirittura "possesso" ... con frasi - che quelle si mi fanno paura - del
tipo: "Sei mio, e io sono tua!".
Questo non è amore per me perché non permette di conoscere
l'altra persona nella sua vera essenza.
Il sesso- conoscenza quindi perde
significato e diventa "zum-zum" o peggio "dovere coniugale".
L'amore per me invece è LIBERTA' E COMPLICITA'.
Mi attraggono le donne libere, voglio conoscere persone i
cui demoni interiori si capiscano con i miei, trovare la serratura della chiave
dell'armatura, persone che mi conoscano e sappiano che da me si possono fare
"svelare" senza paura, conoscerne
il vero io, la vera anima e vederne le ferite.
Tutto questo senza ipocrisie,
senza bugie, senza maschere, essendo se stessi.
Con la complicità si scopre una parte dell’altro senza
bisogno che siano le parole a mediare.
La complicità non è possesso, ma lasciare liberi (anche
sessualmente) l'altro di scoprire, senza paura di perdersi.
La complicità per mia esperienza spesso nasce da sguardi che
dicono tutto anche se ci vuole tempo per capire cosa hanno detto.
La complicità è
un'unione speciale che trascende l’amore perché è sincera e ha lo scopo di sapersi
comprendere non di fare lo spot del Mulino Bianco.
Tra complici non esistono segreti negli sguardi, nei gesti o
negli abbracci.
La complicità fa si che due persone si capiscano oltre le apparenze e oltre i
miraggi tipici dell'amore classico.
L'amore classico è destinato a finire, la complicità
"potenzialmente" può durare per tutta la vita.
La complice non ha
gelosie è contenta anche delle tue nuove conquiste perché sa che (forse) ti arricchiranno
di nuove conoscenze e che non le toglieranno mai il rapporto speciale che ha raggiunto
con te.
Ovviamente la complicità non è "condiscendenza" la
complice può dirti cosa pensa che non va, ma non "possedendomi" mi lascia libero di sbagliare e viceversa. La complice non resta nella mia vita in silenzio, a
volte mi mette in dubbio e mi fa vedere il "suo" punto di vista, lo
deve fare, se no sarebbe una pupazzetta .
La complicità ci permette di accettare tutto senza esigenze
né attaccamenti, senza il bisogno di cambiare la nostra essenza né di
compiacere.
La complicità emette vibrazioni che si completano alla perfezione, spesso
persone estranee riconoscono una energia fortissima quando vedono due complici,
insieme non sono facili da fermare.
Per queste ragioni e sentimenti nella mia vita cerco
complici e non fidanzate o peggio mogli.
G.D.