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lunedì 22 luglio 2019

Perchè cerco la complicità e non l'amore


Perché cerco la complicità e non l'amore (non quello Disney)


C'è chi direbbe: - "Perchè sei un vecchio maiale e ti piace andare a letto con chi ti pare!".

Lo sarò pure... ma chi mi conosce sa che il sesso per me serve a conoscere, lo "zum zum"- sarà perche ne ho fatto tanto e non mi è mai mancato - da solo è noia (noia... noia... noia, direbbe il Califfo). Il sesso è uno strumento per "conoscere" solo allora assume senso.

-"Ma allora cerchi l'amore!".

No nemmeno quello. L'amore (Disney) ho imparato che non esiste... e quando esiste è per periodi di tempo comunque limitati.
Ma il tipo di "amore" che si intende nella nostra cultura, ahimè, oltre a diventare presto "anti-erotico" (anteros dei tre Erotes) non lascia spazio ad una vera conoscenza della partner.

- "Perchè?"
- "Non sarà che hai paura di amare?"

Ho amato diverse volte e non ne ho paura. Non catapulto via le ragazze dal mio letto prima dell'alba come Barney di How I met your mother! Anzi, se se ne va presto, se non si sveglia con me,  mi lascia un senso di vuoto. Sono per il "Giocala" direbbe Vasco... o come in un mio tatuaggio "Memento Audere Semper" (ricordati di osare sempre) di D'annunzio. I sentimenti vanno vissuti sempre e comunque!

Il punto è il concetto di AMORE. L'amore classico (Disney) è totalizzante ed annullante. 
La personalità di uno si fonde in quella dell'altra. Nessuno dei due innamorati è più "se stesso". Quando non diventa addirittura "possesso" ... con frasi - che quelle si mi fanno paura - del tipo: "Sei mio, e io sono tua!".
Questo non è amore per me perché non permette di conoscere l'altra persona nella sua vera essenza. 
Il sesso- conoscenza quindi perde significato e diventa "zum-zum" o peggio "dovere coniugale".

L'amore per me invece è LIBERTA' E COMPLICITA'.
Mi attraggono le donne libere, voglio conoscere persone i cui demoni interiori si capiscano con i miei, trovare la serratura della chiave dell'armatura, persone che mi conoscano e sappiano che da me si possono fare "svelare" senza  paura, conoscerne il vero io, la vera anima e vederne le ferite
Tutto questo senza ipocrisie, senza bugie, senza maschere, essendo se stessi.

Con la complicità si scopre una parte dell’altro senza bisogno che siano le parole a mediare.
La complicità non è possesso, ma lasciare liberi (anche sessualmente) l'altro di scoprire, senza paura di perdersi.

La complicità per mia esperienza spesso nasce da sguardi che dicono tutto anche se ci vuole tempo per capire cosa hanno detto. 
La complicità è un'unione speciale che trascende l’amore perché è sincera e ha lo scopo di sapersi comprendere non di fare lo spot del Mulino Bianco.

Tra complici non esistono segreti negli sguardi, nei gesti o negli abbracci. 
La complicità  fa si che due persone si capiscano oltre le apparenze e oltre i miraggi tipici dell'amore classico.

L'amore classico è destinato a finire, la complicità "potenzialmente" può durare per tutta la vita. 

La complice non ha gelosie è contenta anche delle tue nuove conquiste perché sa che  (forse) ti arricchiranno di nuove conoscenze e che non le toglieranno mai il rapporto speciale che ha raggiunto con te.
Ovviamente la complicità non è "condiscendenza" la complice può dirti cosa pensa che non va, ma non "possedendomi" mi lascia libero di sbagliare e viceversa. La complice non resta nella mia vita in silenzio, a volte mi mette in dubbio e mi fa vedere il "suo" punto di vista, lo deve fare, se no sarebbe una pupazzetta .  

La complicità ci permette di accettare tutto senza esigenze né attaccamenti, senza il bisogno di cambiare la nostra essenza né di compiacere.

La complicità emette vibrazioni che si completano alla perfezione, spesso persone estranee riconoscono una energia fortissima quando vedono due complici, insieme non sono facili da fermare.

Per queste ragioni e sentimenti nella mia vita cerco complici e non fidanzate o peggio mogli.

G.D.