Come ci fa notare il filosofo ed esoterista Julius Evola nella tradizione indo-ariana le età prendono il nome di yuga e sono quattro. Si va dall’età dell’«essere» o della «verità» – Satya-yuga – fino all’età oscura che è quella attuale: il Kali-yuga.
Quali sono le caratteristiche del Kali Yuga ce lo descrive sempre Evola basandosi su vari scritti tradizionali della tradizione induista:“La casta prevalente sarà quella dei servi”. “Coloro che posseggono
abbandoneranno agricoltura e commercio e trarranno da vivere facendosi servi o
esercitando professioni meccaniche “I capi, invece di proteggere i loro
sudditi, li spoglieranno e sotto pretesti fiscali ruberanno le proprietà alla
casta dei mercanti” “La sanità (interiore) e la legge (conforme alla propria
natura) diminuiranno di giorno in giorno finché il mondo sarà completamente
pervertito. Solo gli averi conferiranno il rango”. “Solo movente della
devozione sarà la preoccupazione per la salute materiale, solo legame fra i
sessi sarà il piacere, sola via di successo nelle competizioni sarà la falsità.
La terra sarà venerata solo per i suoi tesori minerali” “Le vesti sacerdotali
terranno il luogo della dignità del sacerdote. “Una semplice abluzione (priva
della forza del vero rito) sarà sinonimo di purificazione”.
Da questa descrizione sembrerebbe essere l’era attuale come in molti sono
concordi a dire.
Cosa ci aspetterà al termine di questa era?
Sempre secondo Julius Evola basandosi sulla profezia di profezia
del Vishnu-purana:
“Quando i riti insegnati dai testi tradizionali e le istituzioni della
legge staranno per cessare e il termine dell’età oscura sarà vicino, una parte
dell’essere divino esistente per la sua propria natura spirituale secondo il
carattere di Brahman, che è il principio e la fine… si manifesterà sulla terra…
Sulla terra, ristabilirà la «giustizia»: e le menti di coloro che
«vivranno» alla fine dell’età oscura saranno destate e diverranno della
trasparenza di un cristallo. Gli uomini così trasmutati in virtù di tale
speciale epoca costituiranno quasi una semenza di esseri umani (nuovi) e
daranno nascita ad una razza che seguirà le leggi dell’età primordiale”.
Nello stesso testo è detto che la stirpe in cui
«nascerà» questo principio divino, questa forza di inalterata spiritualità
rinnovatrice, è una stirpe di Chândhala. I Chândhala sono la casta
inferiore intoccabile dell’Induismo che si occupa di seppellire i
cadaveri. Quindi gli ultimi (nel sistema del Kali Yuga) saranno
illuminati e si ergeranno a nuovi fondatori dell’umanità.
L’età primordiale di cui parla Evola è l’età dell’oro comune a
molte tradizioni in cui l’uomo vive in sintonia con il cosmo e la
natura. L’età dell’«essere» o della «verità» – Satya yuga.
Di Gandalf
Fonti:
Julius Evola, 1954, Roma
Julius Evola, 1934, Rivolta contro il mondo moderno