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lunedì 31 agosto 2015

Sapiosexual

Il "Sapiosexual" non è una nuova moda... fu sperimentato già da Adamo ed Eva quando assaggiarono il frutto della conoscenza e per questo furono cacciati dal finto e noioso giardino dell'Eden per sperimentare il vero significato dell'esistenza.
G.D.

domenica 23 agosto 2015

Il Riccio e la Volpe


“La volpe sa molte cose, ma il riccio ne sa una grande”
 Archiloco, frammento 201, in M. L. West, Iambi et Elegi Graeci, Oxford, 1971

[...] Gli studiosi non si sono trovati d’accordo sulla esatta interpretazione di queste
parole oscure di Archiloco, le quali possono anche semplicemente significare che la volpe con tutta
la sua astuzia, è sconfitta dall'unica difesa di cui il riccio dispone.
 Ma il verso può essere assunto, in senso figurato, a indicare una delle più profonde
differenze che, addirittura, dividono gli esseri umani.
 Esiste infatti un grande divario tra coloro, da una parte, che riferiscono tutto a una
visione centrale, a un sistema più o meno coerente o articolato, con regole che li
guidano a capire, a pensare, a sentire - un principio ispiratore, unico e universale, il
solo che può dare significato a tutto ciò che essi sono e dicono -, e coloro, dall'altra
parte, che perseguono molti fini, spesso disgiunti e contraddittori, magari collegati
soltanto genericamente, non unificati.
 Le persone di questa seconda categoria (volpe) conducono esistenze, compiono
azioni e coltivano idee che sono centrifughe piuttosto che centripete, e il loro pensiero
è disperso o diffuso perché si muove su molti piani, coglie l’essenza di una vasta
varietà di esperienze, senza cercare di inserirli in una visione unitaria, immutabile,
onnicomprensiva, [...]

Isaiah Berlin, La volpe e il riccio, Adelphi, Milano, 2000, pag. 71 e seguenti

giovedì 20 agosto 2015

Perchè filosofeggiare


Il mondo di oggi governato dalla tecnica sembra rifiutare l'importanza dell'introspezione e della filosofia. La conoscenza del "fare" sembra oggi slegata dalla "conoscenza dell'essere". Questo è un errore. chi pensa di saper fare senza dovere saper essere è come un automa di carne. 


Il termine filosofia come è noto deriva dal greco antico φιλοσοφία, traslitterato in philosophía e composto da φιλεῖν (phileîn), "amare", e σοφία (sophía), "sapienza", ossia "amore per la sapienza".

 Dunque la filosofia come campo di studi che si pone domande e riflette indagando sul "senso" dell'essere e dell'agire nel mondo partendo dall'analisi del'attore "l'Uomo". Senza conoscere l'Uomo non si può capire quali azioni esso può compiere. Senza l'introspezione l'azione nel mondo esterno risulta spesso inconcludente se non addirittura dannosa per lo stesso agente, e questo è tanto più vero oggi in un contesto in cui l'evoluzione tecnica e sociale ha creato più potere e più complessità. Oggi, più che mai, conoscere e sapere è importante (alcuni studiosi definiscono la nostra stessa economia come knowledge economy) per potere agire e avere successo.

Si può sparare senza conoscere le caratteristiche di un'arma?
Forse si ma affidandosi al caso. Conoscendo l'arma e il tiratore sicuramente il rischio di fallire o farsi male è inferiore. Come per un'arma conoscere le potenzialità, le caratteristiche e i limiti dell'individuo è un prerequisito essenziale affinché egli possa esprimere pienamente le sue potenzialità.
Conosci te stesso (in greco antico: Γνῶθι σεαυτόν, Gnōthi seautón) è il principio alla base della filosofia.

A cosa ci serve dunque la filosofia?
La filosofia è fondamentale per allenare la mente a trovare le soluzioni migliorie nel qui ed ora.
La filosofia è importante per non essere gabbati da chi vuole proporci false verità.
La filosofia è importante per chi decide di governare, perché chi ignora la filosofia non ha la capacità di poter organizzare una comunità e risolverne i problemi.
La filosofia aiuta a conoscersi e attraverso un processo alchemico (VITRIOL), crea il nuovo nel continuo divenire.

L'amore per la saggezza accende la luce così la soluzione può essere vista.

G. D.