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lunedì 17 febbraio 2020

I destini sono proporzionali alle attrazioni


L’attrazione e l’“amore” sono desiderio di conoscenza di noi stessi.
Si può essere attratti da persone diverse da noi, ma non completamente diverse.

L’attrazione nasce quando  scopriamo una parte di noi in un’altra persona e decidiamo di conoscerla per questo. Allora  lasciamo che quella parte di noi  muoia dentro di noi per ritrovarla in lei.
Tramite questo processo inconscio, ci frammentiamo e proiettiamo nell'altro al fine di  conoscere quella parte di noi stessi. Per farlo facciamo spazio nella nostra psiche  scavando una apposita assenza di ciò che avevamo al fine di poterlo osservare dall'esterno. 

In questo modo nasce  quella tensione che è l’attrazione, che può divenire il bisogno per l’altro(amore) che ci serve a completare il vuoto che abbiamo creato per conoscerci.  
Per questo l’amore è bisogno e sofferenza. proviamo la necessità, la mancanza dovuta alla separazione di una parte dentro di noi.

L’amore finisce quando finisce il desiderio di conoscenza. Finisce quando, avendo conosciuto noi stessi nell'altro conosciuto l’altro quanto basta, il ruolo di quella persona si conclude nel nostro processo di conoscenza di noi stessi. Avendo compreso e conosciuto quella parte di noi stessi proiettata nell'altra persona, ce ne siamo riappropriati. Non percepiamo più quella mancanza, quel bisogno, quella dolce sofferenza e l’attrazione e l’amore svaniscono.  Siamo di nuovo completi. 

Dunque noi siamo, nel nostro percorso,  il risultato di chi (e di ciò che) abbiamo amato. 
Senza questo processo inconscio di  separazione e proiezione e la riappropriazione di ciò che era nostro dopo averlo conosciuto negli altri il processo di crescita e conoscenza che è la vita umana si arresta. 

Pertanto chi non ama non vive. Bisogna sempre essere disposti ad amare per vivere e conoscere se stessi. 
Siamo fatti di tanti aspetti, abbiamo bisogno di amare tante volte per proseguire nel cammino della vita. 
Le attrazioni sono proporzionali ai destini” diceva il filosofo Francese Fourier… ma forse sarebbe meglio dire che i destini sono proporzionali alle attrazioni.

G.D.