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«Sgorgheranno fiumi di acqua viva». Vangelo di Giovanni. 7, 37b-39a |
L'icona religiosa del Sacro Cuore di Gesù, diffusasi a partire dal tardo medioevo nella religione cattolica, incorpora un importante significato ermetico-alchemico.
Il cuore che Gesù porta in mano sormontato da una Croce e circondato da fiamme corrisponde al simbolo alchemico del Ferro (Crocus Martis):
Il "fiammeggiare" del Cuore Sacro è dunque la "ignificazione" della Luce Astrale (Rubedo) cioè la spiritualizzazione della materia per discesa del Fuoco che deve essere guidata dalla volontà.
La volontà si trasforma in forza pura che agisce senza passione e riporta alla vera vita gli elementi inferiori.
La volontà si trasforma in forza pura che agisce senza passione e riporta alla vera vita gli elementi inferiori.
L'uomo per trasmutare verso la sua dimensione spirituale dovrà dunque purificarsi dalle scorie sciogliendosi dai vincoli del cuore (cioè le passioni incontrollate).
Allo stesso tempo deve essere come acqua chiara e non mossa attraverso la quale si vede il fondo, i sentimenti devono risuonare liberamente nell'uomo senza però che la sua volontà permetta a questi di renderlo schiavo legandolo al mondo fisico.
Allo stesso tempo deve essere come acqua chiara e non mossa attraverso la quale si vede il fondo, i sentimenti devono risuonare liberamente nell'uomo senza però che la sua volontà permetta a questi di renderlo schiavo legandolo al mondo fisico.
Lo scopo di tale purificazione è il conseguimento di un distillato di "acqua viva" che è mezzo per l'elevazione all'esistenza spirituale.
Gesù stesso è metafora del Vitriol poichè con la croce nel cuore indica il seppellimento del seme/pietra nella terra, da cui risorgerà a nuova vita.
di Gandolfo Dominici
Gesù stesso è metafora del Vitriol poichè con la croce nel cuore indica il seppellimento del seme/pietra nella terra, da cui risorgerà a nuova vita.
di Gandolfo Dominici