Chiesa del Convento do Cristo – Tomar |
Secondo Pessoa la sapienza tradizionale è stata trasmessa dalla tradizione ermetica della Chiesa gnostica ai Cavalieri del Tempio e si sarebbe perpetuata, dopo il loro scioglimento, nell’Ordine di Cristo e poi nei Rosacroce.
Nel 1317 il re D. Dinis aveva salvato quel che restava dell’Ordine Templare dalla distruzione totale, inglobandolo nel nuovo Ordine di Cristo la cui sede era nella chiesa di pianta ottagonale che i Cavalieri del Tempio edificarono a Tomar. La croce templare delle otto beatitudini passerà in seguito sulle vele delle caravelle più tardi lanciate nella grande avventura della scoperta del Nuovo Mondo. L’ordine di Cristo, è dunque secondo Pessoa l'erede e continuatore dell’Ordine del Tempio, di cui perpetrava lo scopo di realizzare sulla terra la missione ecumenica già iniziata da San Bernardo.
La Croce Templare al centro del soffitto
della Sacristia Nova del Convento do Cristo – Tomar
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L’Ordine di Cristo
L’Ordine di Cristo non ha gradi, tempio, rito, insegne o lasciapassare. Non ha bisogno di riunirsi, e i suoi cavalieri, se così li vogliamo chiamare, si conoscono senza sapere nulla 1’uno dell’altro, si parlano senza servirsi di ciò che propriamente si chiama linguaggio. Quando si è scudieri dell’Ordine, non vi si è ancora entrati; quando si è maestri, non gli si appartiene già più.
Con queste parole oscure è detto quanto basta a chi capisce, che lo voglia o lo sappia, ciò che è 1’Ordine di Cristo, il più sublime del mondo.
Non si entra nell’Ordine di Cristo con nessuna iniziazione o, almeno, nessuna iniziazione che si possa esprimere a parole. Non vi si accede per volere o per chiamata; in questo esso è conforme al motto dei maestri:
“Quando il discepolo è pronto, è pronto anche il maestro”.
Ed è nella parola “pronto” che risiede il significato variabile, a seconda degli ordini e delle regole.
Fedele alla sua obbedienza - se si può parlare così di qualcosa in cui non si deve obbedire -, fedele alla Confraternita di cui è figlio e padre, l’Ordine ha in sé la perfetta regola di Libertà, Uguaglianza e Fraternità. I suoi cavalieri -continuiamo a chiamarli così - non dipendono da nessuno, non devono obbedienza a nessuno, non hanno bisogno di nessuno, nemmeno della Confraternita da cui dipendono, cui obbediscono e di cui hanno bisogno. Essi sono perfettamente uguali l’uno all’altro in ciò che li rende cavalieri; tra 1oro scompaiono tutte le differenze che esistono fra le cose del mondo.
I cavalieri sono legati gli uni agli altri dall’unico vincolo di essere tali, e quindi sono fratelli e non soci né associati. Sono fratelli, diciamo, perché tali sono nati. Nell’Ordine di Cristo non c’é giuramento, né obbligo.
Pur essendo molto simile alla Confraternita in cui respira, poiché secondo la Regola “ciò che sta in basso é come ciò che sta in alto “, l’Ordine tuttavia non vi si identifica; é ancora un ordine, anche se un Ordine Fraterno, mentre la Confraternita non lo é.
Fernando Pessoa