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giovedì 1 marzo 2012

Il metodo dello Specchio (Gruppo di Ur)

[...] tenta la liberazione del potere centrale a e l’incontro con la Serpe. Ciò accade quando la coscienza del tuo “io” sappia trasferirsi nella sede del corpo fluidico e questo sia staccato dai sensi animali ed isolato, in conseguenza, dal mondo fisico.
Le tecniche usate sono varie. Disprezza la prudenza dei piccoli metodi di “meditazione “, che raramente son capaci di trarti via — realmente e non nella tua fantasia — dalla palude delle forme mentali e dalla prigione del cervello.
Portati ai metodi diretti. Usa per esempio lo “SPECCHIO”.
Per isolare il corpo fluidico occorre che tu renda neutralizzata ed inerte la sensitività del corpo animale.
La tecnica dello “Specchio” agisce sul nervo ottico e lo stanca finché la potenza concentrata nello sguardo si scioglie dall’organo fisico e si attua nella luce fluidica.
Procede cosi. Trovati una stanza ben netta, possibilmente fuori dell’atmosfera agitata torbida delle grandi città, in campagna, in un luogo ove alto regni il silenzio e nulla venga a distogliere l’attenzione tua. Chiuditi ermeticamente. Propizie sono le notti secche e serene. Non portare vestimenta che ti stringano il corpo, né questo sia gravato da peso di cibo. Brucia un po’ di mirra a finestre aperte, poi una dose minore a finestre chiuse, e mettiti seduto dinanzi allo specchio.
Avendo nettamente formulata la tua volontà, evoca a più riprese, persuasivamente, lo stato fluidico che l’aspirazione lenta e profonda del profumo renderà più vivo, e légalo stretto al senso di te quale “presenza” e superiorità impassibile atto al comando. Fissa quindi lo Specchio.
Lo specchio può essere in cristallo, ovvero in acciaio, rame, bronzo, concavo in ogni caso, cosi da raccogliere in un punto centrale la luce di una lampada situata in modo che l’operatore non la veda e che tutto rimanga in una penombra ad eccezione dello specchio. Fissa dunque  quel punto senza battere ciglio, fino a non ve- dere null’altro. Insisti. Esso si cangerà in un punto nero.
Il punto nero si allargherà in una macchia azzurrognola che poi diverrà una aureola dapprima indecisa, poi bianco-lattea. Ancora un passo, e da questo albore si schiuderà in un rapido espandersi una chiarita illuminata, una libertà-freschezza-luce.
E la soglia del sovrasensibile, il primo contatto con la “Luce Astrale”, ove sul nucleo sussistente della psiche cessano di gravare, in via di principio, le condizioni a cui sono astretti gli esseri incarnati che stanno al fondo delle “Acque”.

Fonte: Introduzione alla Magia (a cura del Gruppo di Ur) Ed. Mediterranee pp. 88-89