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sabato 18 febbraio 2012

Salvador Allende: "Perchè non sono più massone"

Come per Mazzini personaggi come Allende sono spesso osannati dalle massonerie... sono "perle del passato" che generano ammirazione nei piccolo borghesi massoni che pensano di potere entrare in contatto e diventare come loro grazie all'appartenenza alla massoneria. I massoni dimenticano però che molti di questi illustri personaggi hanno lasciato la massoneria perchè profondamente delusi.  Ai massoni (e soprattutto ai loro gran maestri)  fa comodo pensare che grandi personaggi siano loro "fratelli" e fa comodo ignorare che molti di questi abbiano lasciato delusi la massoneria. Come dire: ognuno vede solo quello che vuole vedere!
Mazzini fu iniziato in carcere e lasciò ben presto la massoneria perchè deluso dalla sua inattività per la causa Repubblicana.
Allende lasciò la massoneria con le motivazioni del discorso qui sotto riportato.
Allende, che come suo nonno era stato due volte Gran Maestro Serenissimo della Loggia Nazionale. Ecco il discorso del 2 giugno 1965 con cui Allende lascia la massoneria (vi ritornerà in seguito ma le sue perplessità rimangono e sono attualissime):

"Spero che l’ultimo contatto con la confraternita sia di qualche utilita’.
Come massone attivo ho sempre cercato di pensare ad alta voce allo scopo di chiarire i concetti ed evitare i dubbi di chi si avvicina alla massoneria attratto dai suoi principi morali. Dal punto di vista squisitamente teorico, la massoneria è una istituzione perfetta.
Ma questo mondo ideale puo’ aiutare l’uomo reale, l’uomo comune che affronta gli imperativi della vita quotidiana?
I massoni proclamano uguaglianza, liberta’ e fraternita’ come somma sintesi della convinzione collettiva. Possiamo, con onesta’ intellettuale, immaginare che la composizione delle nostre logge rifletta la societa’ cilena dei nostri giorni?
La mia risposta è negativa.
Nella massoneria si combinano solo elementi della borghesia o di chi aspira ad essere borghese. E’ una constatazione.
Possiamo restare indifferenti davanti alla mancata rappresentanza della classe operaia?
Si tratta forse di un fenomeno accidentale?
Non lo è.
L’assenza di elementi estranei alla borghesia resta radicale, e la situazione tende ad aggravarsi.
Accogliamo nelle logge, in forma continuativa, giovani studenti ed intellettuali in marcia verso il futuro?
Ho l’ impressione che le risposte siano ancora negative.
Possiamo emarginare le aspirazioni di queste folle?
No, e per una ragione semplice. La scienza apre prospettive avanzate e continua ad aprirle: siamo in grado di dar vita a sistemi che proteggono ed incentivano l’umanismo.
La liberta’ di oggi non puo’ essere la liberta’ spirituale e personale di ieri. Ieri, la gente privilegiata da censo, sensibilita’ e cultura, si limitava a difendere l’egemonia della propria coscienza mentre le masse languivano ai margini dei propositi eccellenti. A mio parere l’impegno massonico di oggi deve essere una missione aperta ed eccelsa: senza annunci teorici. Ha l’obbligo di coinvolgere i propri affiliati nell’impegno pratico di una uguaglianza e fraternita’  che portino sollievo ad una societa’ sfinita da troppi poteri, con salari insufficienti, mancanza di case, lavoro che contempla la speculazione  implicando pericoli ed infermita’.
Bisogna che la massoneria si impegni contro le oligarchie, il feudalismo agrario, la concentrazione dei monopoli con regole antiumane ed antisociali.
E’ indispensabile che tutti abbiano la possibilita’ di avere accesso alla intera cultura . Viviamo in un sistema che non integra uomini liberi e di buoni costumi, ma costringe ad alienazione, frustrazione e miserie gran parte della gente.
Puo’ la massoneria chiudersi nelle sue logge e non cambiare in questo senso il mondo?
In quanto  politico militante ho due scelte: adattarmi alla meschinita’ e tacere, oppure disconoscere il mio impegno in questa massoneria.
Non sono il tipo che tace e vi propongo con franchezza il messaggio col quale comunico ufficialmente le dimissioni.
Vorrei che le parole venissero accolte nella giusta dimensione e possano servire come incentivo per legittimare l’inquietudine di tanti fratelli."