Diceva Johann Gottlieb Fichte:
"Al dotto è affidata una missione: egli e' obbligato, moralmente e responsabilmente, poiché per la sua stessa perfezione culturale possiede maggior coscienza di sé, non solo a diffondere il suo sapere tra gli uomini indotti, ma a presentarsi come esempio vivente di razionalità e moralità per tutti gli uomini."
Io a questo aggiungo che:
"per adempiere a cio' che dice Fichte, il dotto puo', e deve, usare tutti i mezzi di comunicazione utili, anche se cio' puo' attirare le perplessita' e le ostilita' di quelli che il grande Giordano Bruno definiva "accademici petulanti"."
Gandolfo Dominici