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sabato 7 maggio 2011

I SETTE PRINCIPI ERMETICI


I sette principi sono considerati il fondamento della filosofia ermetica. Sono oggetto di studio dei corsi di alchimia del Paracelsus College e da sempre svolgono un ruolo molto importante nell’esoterismo a orientamento occidentale. Li prenderemo rapidamente in esame basandoci sul Kybalion.

1. Il principio del mentalismo
"L’Universo è mentale, Tutto è mente".
Il "Tutto" è lo spirito che nella sua essenza è inconoscibile e inspiegabile.
L’universo e tutto quello che contiene è una creazione mentale del "Tutto"; questa verità si riferisce per analogia anche all’uomo che può creare opere mentali.
"Il Tutto crea nella sua mente infinita, innumerevoli universi, i quali esistono per eoni di tempo, tuttavia, per il Tutto, la creazione, lo sviluppo, la decadenza e la morte di un milione di universi, non hanno maggiore durata di quella dell’aprirsi e chiudersi di un occhio".

2. Il principio della corrispondenza
"Com’e in alto, così è in basso, com’e al di sotto, cosi è al di sopra".
Questo importante assioma della filosofia ermetica lo ritroviamo nel testo della Tavola di Smeraldo di Ermete Trismegisto. Come il "Tutto" crea l’universo, così gli uomini creano opere artistiche e scientifiche: è un tipico parallelismo che si riferisce a questo principio. Tra le discipline basate sul principio della corrispondenza abbiamo ad esempio l’astrologia e la dottrina delle segnature. Il tentativo di spiegare il cosmo attraverso l’indagine delle particelle elementari, non e forse un’applicazione del medesimo principio"?

3. Il principio della vibrazione
"Ogni cosa vibra; nulla è in quiete, ogni cosa si muove".
Se tutto è vibrazione, modificano la vibrazione si otterrà un cambiamento qualitativo. Le differenze che vediamo non sono altro che espressione di gradi vibratori diversi. La mente vibra talmente veloce da sembrare in quiete. La materia vibra cosi lentamente da sembrare anch’essa in quiete. L’obiettivo del lavoro ermetico consiste proprio nell’elevazione dello stato vibratorio. L’oro ha una vibrazione più elevata del mercurio perciò, elevando lo stato vibratorio del mercurio, esso dovrebbe trasformarsi in oro. Secondo questa concezione le vibrazioni musicali possono produrre cambiamenti nella materia.
La teoria ondulatoria della meccanica quantistica spesso viene citata per provare che le moderne scienze naturali non fanno altro che riscoprire il deposito sapienziale e l’insegnamento di sempre della tradizione ermetica, non considerando che la teoria ondulatoria è concepibile solo nei limiti delle modalità conoscitive tipiche delle scienze naturali. Nonostante l’apparente concordanza, gli ermetici e gli studiosi di scienze naturali parlano due lingue diverse che, per quanto possano sembrare simili, in realtà non dicono la stessa cosa. Ciò non è in contraddizione con la possibilità di trarre dalla filosofia ermetica idee per la costruzione di modelli della realtà.

4. Il principio della polarità
"Ogni cosa ha la sua coppia di opposti; tutto ha poli; tutto è duale; gli opposti si toccano; il simile e il dissimile sono uguali; fra gli opposti vi è differenza di grado. Tutti i paradossi possono essere conciliati; tutte le verità non sono che mezze verità”
Questa tesi si riferisce alle coppie di opposti concepite come grado di distinzione. Solo per tali coppie vale il principio della polarità. Tra queste: amore — odio, chiaro — scuro, pace — guerra ecc.
Maschile — femminile è una coppia di opposti che non rientra nelle polarità, poiché il settimo principio ermetico e quello del genere che, per lo meno nel Kybalion, è distinto da quello della polarità.
Se colleghiamo il principio della polarità con quello della vibrazione, il polo positivo: amore, chiaro, pace ecc., avrà sempre la vibrazione più elevata. Ne deriva un compito etico, quello di trasformare ciò che è cattivo [ad esempio l’odio] in ciò che è buono [ad esempio l’amore]. E’ incomprensibile come sia possibile definirsi esoterici e parlare dei principi ermetici senza tenere conto dell’etica e della morale che ne consegue.

5. Il principio del ritmo
"Ogni cosa ha le sue fasi; ogni cosa fluisce e rifluisce; tutte le cose s’innalzano e cadono; l’oscillazione pendolare si manifesta in tutte le cose; il ritmo compensa la misura dell’oscillazione a destra e la misura dell’oscillazione a sinistra".
In base al principio della polarità esistono sempre due poli. Tra questi si verifica un andare e tornare, un’azione e una reazione, come fenomeni inseparabili. Alla notte segue il giorno, l’alta e la bassa marea seguono un ritmo. Il respiro rientra in questo tipo di ritmo e chiunque può verificarlo di persona: l’inspirazione costringe a un’espirazione e viceversa. L’ermetico è colui o colei che è in grado di controllare questo ritmo. Per questa ragione le tecniche del respiro hanno svolto sempre un ruolo molto importante nella meditazione e nell’arte medica, e non solo nello Yoga o nel T’ai Chi, ma anche nei sistemi occidentali. Tramite il controllo del respiro possiamo influenzare in una certa misura il nostro stato d’animo. Un’altra modalità di controllo del respiro è il canto: i suoni lunghi del canto gregoriano ad esempio producono un altro effetto rispetto a quelli di un Lied romantico.

6. Il principio di causa ed effetto
"Ogni causa ha il suo effetto e ogni effetto ha la sua causa; il caso non è che un nome per una legge ignorata dagli uomini cioè non riconosciuta; ogni cosa avviene secondo una legge; esistono molti piani di causalità, ma alla legge nulla sfugge”.
Secondo questo principio tutto ciò che avviene è regolato da delle leggi. Il caso non esiste. Noi crediamo che una cosa avvenga per caso perché non conosciamo tutte le leggi. Anatole France diceva:
"Il caso forse é lo pseudonimo di Dio, quando non vuole firmare personalmente".
Il caso andrebbe definito come l’incapacità degli uomini di conoscere tutte le leggi. In questa sede non è possibile trattare la questione del libero arbitrio che sembrerebbe limitato dal principio di causa ed effetto.
Molti ricercatori non sono soddisfatti dell’interpretazione statistica della meccanica quantistica e continuano a ricercare leggi finora sconosciute e a elaborare gli approcci più svariati per eliminate il caso dalla meccanica quantistica. Questi tentativi nascondono una vecchia idea ermetica: un universo che non è regolato dalle leggi non può esistere. Dalla materia informe, dalla Materia Prima, trasformata e strutturata secondo le leggi della creazione, nasce il cosmo (dal greco "ornamento"). L’ermetico conosce e sa utilizzare queste leggi.
Gli uomini sono in balia delle leggi che non conoscono, perché non conoscendole non possono utilizzarle. L’Illuminismo ha tentato di conoscerle meglio per sfruttarle per il progresso dell’umanità. Tuttavia proprio l’Illun1inismo ha sostituito la causa e l’effetto con la regola e la probabilità e, passando per l’idea che il mondo fosse totalmente calcolabile, ci ha portato al mondo delle macchine o a concepire l’uomo come una macchina e neanche troppo ben costruita.

7. Il principio del genere
“Ogni cosa ha il suo genere mascolino o femminino che i filosofi paragonano al Sole e alla Luna; il genere è in tutte le cose e si manifesta su tutti i piani o stati di coscienza cosmica".
In questo mondo il divenire è possibile solo con la compartecipazione di entrambi i generi. La procreazione è solo un esempio dell’azione dei principi maschile e femminile. Entrambi i principi sono presenti in ciascuno di noi, un pensiero riscoperto dalla psicanalisi. Nel processo d’individuazione si tratta di accettare entrambe le parti e d’integrarle nella propria personalità.
In origine, secondo la tradizione ermetica, esiste un solo genere. In Dio Uno e Originario entrambi i generi sono riuniti e lo stesso vale per l’Adamo primo creato: nella prima creazione biblica l’Adam Kadmon o senza genere. Solo nella seconda creazione l’uomo e la donna verranno creati separatamente. L’obiettivo del lavoro dell’adepto è la riconquista dell’unità anche nella sessualità, è l’idea della riunificazione dei principi maschile e femminile nell’androgino o ermafrodito.
Nell’alchimia spirituale le energie sessuali rivestono una grande importanza, perciò le nozze chimiche sono spesso rappresentate come unione fisica .
I sette principi ermetici non giustificano in alcun modo la subordinazione della donna nei confronti dell’uomo. Se l’uomo e la donna venissero inseriti invece nel1e coppie polari, una tale concezione non sarebbe da escludere, poiché l’uomo assumerebbe il polo positivo e la donna quello negativo.

Fonte: Helmut Gebblen - Alchimia - Mediterranee - 2009- pp.59-63