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sabato 7 maggio 2011

La Conoscenza come “Principio Supremo dell'Uomo" (di Gandolfo Dominici)

...fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e
canoscenza" (Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno canto XXVI, 116-120)

L'Uomo è tale grazie alla Conoscenza.
Dalla "mela" (o fico) del giardino dell'Eden a Prometeo che dona il "fuoco divino" agli uomini,l'Uomo "pecca" contro Dio-Zeus, "pecca" contro la Natura-Dio, che non può più soggiogare l'Uomo e dalla quale L'Uomo si affranca potendola conoscere, capire ed in parte dominare.

"Peccato" che è l'essenza Divina dell'Uomo e lo rende diverso e superiore agli animali.
Tutta la storia dell'uomo e l'essere Uomo stesso inizia con la Conoscenza. Da lì si è sviluppato tutto, da lì è partito tutto, da lì è iniziato tutto.

L’Uomo è tale poiché è in grado di conoscere l'Universo.
L’Uomo ha come essenza l’amore per la conoscenza.
L’Uomo ha nel suo destino l’amore della conoscenza.

Senza la conoscenza per l'Uomo nulla avrebbe senso, egli stesso non avrebbe senso.
La scoperta della conoscibilità del creato ha poi dato vita a tutta una serie infinita di altre scoperte da parte dell'Uomo.
Il principio di ogni cosa risiede nella conoscenza poiché essa permette all'Uomo di capire, di comprendere, di orientare le sue azioni e i suoi progetti.

La conoscenza è determinante poiché su di essa si basa ogni forma di progresso, innovazione ed invenzione. Ogni aspetto della nostra esistenza si fonda su tale principio. Tutti gli elementi necessari alla vita dell’uomo sono determinati in maniera assoluta dalla conoscenza.

Il "Lavoro" è anch'esso "punizione" del Dio-Natura contro l'Uomo peccatore-conoscitore che deve usare la sua conoscenza per trarre i frutti dal creato.
Il “coltivare e custodire” il giardino (Gen 2,15) non è più vissuto in un rapporto di comunione con il creato; l’avere voluto “mangiare” il frutto dell’albero, l’aver preteso di dominare sulla realtà, ha
frantumato il rapporto con la Natura, che ora si ribella e si rivela ostile all’Uomo.
Anche il lavoro è una condanna-premio poiché rende l’Uomo capace di sfruttare il creato e di conoscerlo più a fondo.
Qualsiasi lavoro, qualsiasi opera è dunque frutto della Conoscenza, da essa è generato e con essa si struttura.

L'Uomo dopo avere mangiato il frutto della Conoscenza si scopre nudo, e ne ha vergogna. Ma la nudità sottende la sessualità e la sessualità è amore.
L’amore stesso è un processo conoscitivo. Gli amanti si amano poichè si conoscono, più si conoscono, più si amano e più si vogliono conoscere. All'affievolirsi della volontà di conoscenza si affievolisce anche l'amore.

La Conoscenza ha una serie di principi su cui si basa:
- Cerca la Verità.
- L’oggetto della Conoscenza è la Verità.
- La Conoscenza accetta sempre la Verità.
- La ricerca della Conoscenza è una caratteristica ed un dovere dell'Uomo. È un dovere etico poiché le sole azioni giuste sono quelle orientate dalla conoscenza e verso la conoscenza. È un dovere teoretico poiché la conoscenza genera amore per la conoscenza stessa e induce a cercarla all'infinito. È un dovere estetico in quanto fa conoscere la sublime bellezza dell'Universo.
- E' inammissibile negarla. Sarebbe contrario alla natura Umana.
- E' sempre un bene per l'Uomo. La conoscenza è di per sé positiva per l'Uomo perché sua espressione ontologica.

La Conoscenza è dunque il Principio che regola la nostra vita e che determina il nostro destino. E' la forza che ci rende padroni del nostro Fato.
La Conoscenza è il Principio Supremo senza di essa non c'è l'Uomo.